Il fumo e l’ossigeno

Il fumo, è ben risaputo, risulta molto dannoso per la nostra salute. In modo particolare per quanto riguarda l’ossigeno. A causa degli alti livelli di monossido di carbonio nell’organismo che apporta il fumo, può essere compromesso il legame delle cellule con l’ossigeno stesso.

 

Quali rischi comporta il fumo per la presenza di ossigeno nel nostro corpo?

Lo abbiamo accennato sopra: per quanto riguarda l’ossigeno (di cui il nostro corpo ha un estremo bisogno per le funzioni vitali necessarie) il suo scambio con le cellule, proprio a causa del fumo e dei suoi agenti tossici, potrebbe essere del tutto compromesso. In sostanza, il monossido di carbonio che viene rilasciato dal tabacco che brucia e si inala mentre si fuma, causa un legame minore tra cellule e ossigeno. Questo comporta, in altre parole, una carenza di ossigeno nel sangue e conseguenti problemi di natura respiratoria e cardiovascolare.

 

Quali sono le sostanze del fumo che causano una carenza di ossigeno?

Nel fumo sono presenti sostanze chimiche come benzene, formaldeide, catrame, arsenico, cadmio, cromo e monossido di carbonio, tutte veramente dannose per l’uomo, in quanto vanno a diminuite i livelli di ossigeno nel sangue. L’assunzione regolare e prolungata del tabacco e di tutte queste sostanze grava sulla durata e la qualità della vita media di una persona.

 

Il fumo mette a rischio la salute dei polmoni

I danni del fumo sono molteplici e tutti a discapito dell’organismo. C’è un organo in particolare che ne risente soprattutto: i nostri polmoni.

Infatti, proprio a causa di questa minore presenza di scambio cellulare e ossigeno a risentire soprattutto i polmoni. I polmoni, è ben noto, sono essenziali per la respirazione e di conseguenza per l’apporto di ossigeno al sangue e ai tessuti, e risultano sempre i più compromessi nel corpo di un fumatore.[1]

Sempre per quanto riguarda la scarsa presenza di ossigeno che provoca nei polmoni il fumo può provocare irritazione, aumento del muco, bronchite cronica ed enfisema polmonare. Aumenta, inoltre, l’incidenza di infezioni delle vie respiratorie ed asma. Il fumo moltiplica il rischio di tumore: nei fumatori il carcinoma polmonare ha una frequenza 20 volte superiore a quella riscontrata nei non fumatori.

 

I danni del fumo e della carenza di ossigeno per il nostro cuore

Non solo i polmoni, ma anche altri organi vengono colpiti dai danni provocati dal fumo. Proprio per le funzioni che svolge l’ossigeno all’interno del nostro corpo, il fumo crea danni in tutto l’organismo, in particolare al nostro cuore.

A causa della minore presenza di ossigeno nel sangue, il fumo fa aumentare la pressione arteriosa, accelera l’aterosclerosi, ostacolando la circolazione del sangue nei vasi e aumentando il rischio di infarto e ictus.

 

Altri danni del fumo

Ci sono altri danni correlati direttamente al fumo e la scarsa ossigenazione delle cellule. I problemi circolatori causati dal fumo possono determinare: impotenza nell’uomo, declino mentale e invecchiamento precoce della pelle. Per le donne è poi maggiore il rischio di tumori all’utero. Inoltre, la menopausa è anticipata ed è più alto il rischio di osteoporosi. Questo vizio diminuisce la fecondità ed aumenta il rischio di aborti, parti prematuri, neonati sottopeso. Si dovrebbe smettere del tutto quando si allatta. La nicotina passa infatti nel latte materno causando un ritardo nella crescita, nello sviluppo mentale e polmonare del bambino.

Senza dimenticare tutti gli altri danni del fumo: fumare riduce le prestazioni atletiche, aumenta lo stress ossidativo e quindi l’invecchiamento precoce, moltiplica il rischio di gengiviti e l’incidenza di ulcere gastro-duodenali.

[1] https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/fumo/ecco-come-come-diventano-i-polmoni-di-un-fumatore

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